Valle Vermenagna

 

Rifugio CAPANNA CHIARA (1448 m)

 

Località: Località Cros, Comune di Limone Piemonte
Proprietà: privata
Accesso: Itinerario 10.15
Servizi: solo servizio di ristorazione a pranzo.

La Capanna Chiara è costruita nel 1948 dalla Sacit, società gestrice dei neonati impianti sciistici del Cros. Nel 1952, in occasione della costruzione del secondo troncone della seggiovia, il rifugio viene completato ed intitolato alla figlia, Chiara, dell'ing. Franzi, nel frattempo entrato a far parte della Sacit. Ampliata con la sala ristorante e la terrazza, la Capanna Chiara viene chiusa nel 1988 in concomitanza con la chiusura dei vicini impianti di risalita, e riaperta solo nel 2007.


4 - Rododendri in fiore con le Alpi Marittime sullo sfondo dai pressi del Colle Vaccarile(2017)

Decisamente spettacolare il tratto in quota di questo itinerario, lungo l'ampia e prativa dorsale che unisce il Monte Jurin e la Punta Mirauda, dove la vista spazia dal Marguareis alla Rocca dell'Abisso. Sia la salita, sulla lunga strada sterrata per la Capanna Chiara, sia il ripido sentiero che scende nel bosco per i Tetti Almellina, sono tuttavia piuttosto lunghe e monotone.

A

DaCasali Bara (1067m) a:

Dislivello
[m]

Dislivello A/R
[m]

Tempo
[h:mm]

Tempo A/R
[h:mm]

Distanza
[m]

Difficoltà

Segnavia

B

Casali Braia(1282m)

+215/-0

-

0:40-0:45

-

1269

T

L11 » =

C

Rifugio Capanna Chiara(1448m)

+385/-4

-

1:10-1:20

-

2593

T

= » L24

D

Colle Vaccarile(2046m)

+1027/-48

-

3:15-3:40

-

6893

E

L24 » L27 » = » H18 » L27

E

Colletto Mirauda(2021m)

+1028/-67

-

3:25-3:50

-

7423

E

L11B

F

Tetti Almellina1362m)

+1028/-733

-

4:25-5:00

-

10062

E

L11

G

Casali Barat (1067 m)

+1028/ -1028

-

4:55 - 5:35

-

11728

E

L11

 
 

Descrizione: A Limone Piemonte, da Via Almellina (1067 m) parte una strada sterrata diretta alla Rifugio Capanna Chiara (segnavia L11). La sterrata incontra subito i Casali Barat (1091 m), che lascia sulla destra; poco dopo, si trascura sempre sulla destra il sentiero per la Maira Gavel e i Tetti Astegiani, continuando sulla rotabile in salita abbastanza ripida. 
La strada stacca ancora a sinistra il sentiero per Tetti Veuva, poi sulla destra il raccordo con il sentiero per Maira Gavel. Alla successiva biforcazione, si lascia a sinistra la pista sterrata per iTetti Almellina (segnavia L11, utilizzata per il rientro) e si prosegue innanzi fino ai vicini ruderi dei Casali Braia (1282 m, 0:40 - 0:45 ore dai Casali Barat). 
Senza entrare tra le case, la strada sterrata piega a destra e sale con ampie svolte, alternando ripidi strappi a tratti più dolci. Giunti ai ruderi di Maire Gavel (1408 m, fontana), si lascia a destra la traccia che scende verso Limone Piemonte, tenendosi sempre sulla sterrata che raggiunge un ampio pianoro prativo. All'ingresso del pianoro, si ignora una palina che indica a sinistra il sentiero, ormai quasi scomparso, per il Monte Jurin; seguendo la rotabile fin presso un impianto di risalita, si lascia a sinistra anche una pista sterrata diretta al Monte Jurin e si arriva al Rifugio Capanna Chiara (1448 m, 0:30 - 0:35 ore dai Casali Braia).
Tornati sui propri passi, si imbocca la pista sterrata (ora a destra) per il Monte Jurin. La pista sale tra i prati, stacca a destra una mulattiera inerbita (non segnalata) per il Colletto Sud del Cros (segnavia L24) e termina poco oltre. Qui una delle poche paline indica di proseguire sul sentiero a destra per il Colle Vaccarile (segnavia L27).
Il sentiero, ora panoramica, s'innalza con un lunghissimo traverso tra prati e roccette affioranti. Superato un costone, il sentiero piega a est nord-est e continua il traverso, quindi volge ad est ed entra nella valletta prativa alla testata della Valle Gorgiassa. Dopo aver attraversato un gias, il sentiero riprende a salire piuttosto ripido e si biforca: si lascia a sinistra la via diretta per il Colle Vaccarile (segnavia L27) e ci si tiene a destra, su una evidente traccia che s'inerpica sul versante destro orografico, non lontana dal fondo idrico della valletta.

La via più breve per il Colle Vaccarile è il sentiero di sinistra. Verso destra invece, si allunga un poco il percorso ma si percorre lo spettacolare crinale tra la Cima Baban e la Punta Melasso.

Con numerosi stretti tornanti si arriva ad una soprastante conca prativa, dove il sentiero piega verso sinistra. Giunti nei pressi dello spartiacque con la Valle Pesio, ci si lascia guidare dai paletti segnavia tra bei prati e macchie di rododendri. Il sentiero tende a scomparire, e si raggiunge un po' a intuito il vicino e ben segnato sentiero che percorre l'ampia displuviale (segnavia H18). Tenendosi sempre sul versante della Valle Vermenagna, seppur di poco, si segue verso nord (sinistra) il bel sentiero che asseconda le poche ondulazioni della displuviale, passa ad ovest della modesta Punta Melasso (dove il segnavia diventa L27) e giunge al Colle Vaccarile (2046 m, 2:05 - 2:20 ore dal Rifugio Capanna Chiara).
Sul poco marcato valico si lascia a destra il sentiero che scende al vicino Gias Vaccarile soprano (segnavia H12), e si piega lentamente verso ovest (segnavia L11B) per arrivare al vicino Colletto Mirauda (2028 m, 0:10 ore dal Colle Vaccarile).

A onor del vero, come sostiene la Guida ai Monti d'Italia, il Colletto Mirauda si trova sulla dorsale che collega la Punta Agugion alla Colla Piana. Le paline in loco, e anche la cartografia recente, invece collocano in questo punto il Colletto Mirauda, assegnando il toponimo di Porta Collettoall'altro valico.

Anche in questo caso, sul poco evidente colletto si incontra una biforcazione: di fronte una traccia punta a nord verso il Bric Costa Rossa (segnavia L11), mentre a sinistra una traccia scende con un paio di tornanti (sempre segnavia L11). Poco sotto il sentiero torna evidente e perde quota assai ripido per i pendii pascolivi con stretti tornanti, poi si porta sul crinale che chiude a settentrione la Valle Almellina. Si tocca il Gias Ghigiet, poi si segue a lungo in discesa l'assolato crinale, spesso tra vegetazione erbacea invadente. Intorno a quota 1730 il sentiero piega a sud-ovest ed entra nel bosco: la discesa prosegue tuttavia a lungo e con pendenze sostenute fino ai ruderi dei Tetti Almellina (1362 m, 1:00 - 1:10 ore dal Colletto Mirauda). 
All'ingresso della borgata si lascia a destra il sentiero per i Tetti Veuva e Vernante, e si svolta a sinistra, scendendo tra le abitazioni su una vecchia mulattiera. La mulattiera segue un costone e scende ripida a tornanti; giunta nei pressi del torrente la mulattiera diminuisce la pendenza e segue il corso d'acqua lungo la sponda destra idrografica. Poco a valle si attraversa il torrente su un ponte in cemento e si giunge su una pista inerbita, che si segue verso destra. In qualche decina di metri la pista si immette sulla strada sterrata già percorsa all'andata, poco a valle dei Casali Braia. 
Seguendo in discesa la sterrata si ritorna ai Casali Barat (1091 m) e quindi alla partenza dell'itinerario (1067 m, 0:30 - 0:35 ore dai Tetti Almellina).

 

Mappa su base © OpenStreetMap contributors, SRTM; map style © OpenTopoMap - licenza CC-BY-SA [?] 
[Scarica la traccia GPS in formato GPX]

Accessi: Da Borgo San Dalmazzo si risale la Valle Vermenagna fino a Limone Piemonte. All'inizio del paese si tiene la sinistra per Corso Torino (Stazione FF.SS.), poi si sottopassano i binari e si percorre Via Valleggia, quindi Via Almellina, dove ha inizio l'itinerario. Qualche posto auto disponibile in uno slargo sterrato.
Note: Itinerario sconsigliato in piena estate.